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"E' un'armoniosa e ferace giovinezza la sua, che si esprime in opere di ritmo e leggiadria. E' in lui una mirabile capacità di trasformarsi nelle versioni e nelle forme più disparate, un dono profondo e primordiale... Per vari segni, che non sono quelli dello Zodiaco, egli ci appare predestinato al più alto avvenire. Anche in lui l'uomo non è al di sotto dell'artista. Ci sono delle cose molto belle nella sua vita, dalle quali non toglierò il velo a nessun patto"

(Eugenio Montale, 1924)