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"Messina è dunque un artista colto, vivificato da stimoli intellettuali tra i più diversi... Penso che Francesco Messina dal 1945 in poi vada letto in un siffatto contesto, da quale ben risulta il suo coraggio e la sua grandezza. Resta da individuare, almeno in qualche caso, la vena che lo ricollega la passato, ad esempio con la cultura ellenistica (il Pugile bronzeo del Museo Nazionale di Roma) o a quell'ultimo grande erede della tradizione sorta a Rodi e a Pergamo che fu il malinteso Vincenzo Gemito."

(Federico Zeri, 1993)